Ma da dove arriva il tanto amato Miele di Rododendro?
Generalmente, gli insetti impollinatori traggono il nettare proprio dal Rododendro, una pianta che si trova in terreni calcarei, alpini e che si fa (faticosamente) spazio tra zone rupestri e frastagliate.
Le fioriture di questa pianta (di solito tipiche nei mesi di giugno e luglio) sono strabilianti e si prestano molto bene alla coltivazione in vaso. Il fatto che, rispetto al miele di fichi, al miele di acacia o al miele di castagno, questo miele nasca solo in zone del tutto incontaminate ne innalza il suo valore e il suo prestigio.
Proprietà benefiche del miele di rododendro
Il Miele di Rododendro, proprio per le sue incredibili proprietà benefiche e per le sue caratteristiche tipicamente esclusive che, da sempre lo contraddistinguono all’interno della produzione internazionale di mieli, è stato riconosciuto come uno dei tre mieli italiani Presidio Slow Food.
Il più raro e pregiato di tutti, dunque, che nasce prevalentemente ad alta quota insieme al Miele di Millefiori in montagna o con la Melata di Abete.
Abbiamo visto come il Miele di Rododendro sia un miele monofloreale che si cristallizza rapidamente, che nasce in montagna, proprio lì dove la natura è ancora pura, incontaminata; proprio per questo motivo, le sue proprietà sono notoriamente depurative, calmanti, ricostituenti, ideali per combattere forme di stress (anche acute) o per curare artriti.
Il suo potere ricostituente lo rende un’opzione valida per contrastare situazioni difficili che richiedono un rilassamento del sistema nervoso.
Il Miele di Rododendro è il miele più puro fra tutti, utile da inserire in una dieta depurativa al fine di eliminare tossine nocive al proprio organismo.